Leggiamo che, giustamente, alcuni Cittadini si pongono il
problema della collocazione dei seggi delle votazioni alla luce del fatto che
gli stessi vengono sempre previsti all'interno della scuola Primaria, (un tempo
con popolazione più numerosa, era anche nella Secondaria di primo grado ) con
disagi alle famiglie ed ai bambini per l’interruzione delle lezioni; disagio
maggiormente gravoso e sentito in questo anno scolastico che sembra non
iniziare coi migliori auspici. Disagio che anche l’Amministrazione condivide e che
per ovviare ha cercato soluzioni alternative. Il ruolo dell’Amministrazione è
però quello di proporre soluzioni, ma chi concede il nulla osta e dispone è la
Prefettura sulla base di una serie di requisiti.
Tra i locali del Comune, Il Palaplan sembrerebbe a prima vista essere il più consono,
ma purtroppo non è così perché non rispecchia le caratteristiche che devono avere
i locali adatti a seggi elettorali.
Perosa necessita di quattro seggi fisicamente separati. Questo significa che all'interno
del Palaplan occorrerebbe costruire quattro ambienti strutturalmente
certificati, insonorizzati (requisito necessario in particolare nel momento
dello spoglio), con idonea aerazione. Inoltre, si dovrebbero creare camere e servizi
per le Forze dell’Ordine che presidiano giorno e notte, e che, causa Covid non potrebbero
utilizzare i bagni a disposizione del pubblico. Anche le Forze dell’Ordine dovrebbero
avere più personale dati i vari accessi all'area e questo è un altro problema
non da poco.
Lo spostamento dei seggi al Palplan comporterebbe quindi un notevole costo di
realizzazione e smantellamento di strutture, totalmente a carico del Comune.
Occorre inoltre ricordare che il Palaplan è l’area logistica a disposizione del
COC per l’emergenza per cui occuparla per più giorni ad esclusivo uso seggi, ci
obbligherebbe a prevederne un’altra con le stesse caratteristiche perché un
conto è dare la struttura per una festa e ritornarne in possesso in caso di
emergenza con un’ordinanza contingibile e urgente , un altro è dover dare una
struttura per più giorni e non poterne ritornare in possesso se non a fine
scrutinio.
Già le Amministrazioni passate si erano trovate di fronte
allo stesso problema, ma purtroppo, non ci sono soluzioni alternative all'utilizzo
dei locali scolastici.
Resta inspiegabile come il calendario scolastico della
Regione Piemonte approvato il 29 luglio 2020, non abbia considerato che 4/5
giorni dopo l’inizio delle lezioni, molti ragazzi sarebbero dovuti stare a casa
per lasciar posto ai seggi, cosa prevista invece in altre Regioni dove l’inizio
dell’anno scolastico è stato fissato la settimana dopo, per permettere anche la
giusta sanificazione che il periodo attuale richiede.