Rutesheim è una citta’ tedesca situata nella regione del Baden-Württemberg nel distretto di Böblingen. Rutesheim si trova nel cuore della regione di Stoccarda, direttamente collegata con l’ autostrada A8 da Stoccarda a Karlsruhe. Solo pochi minuti la separano da Stoccarda e dall’aeroporto, e dalle vicine citta’ di Leonberg, Ditzigen, Böblingen e Sindelfingen.
Dei circa 11.000 abitanti di oggi, 9750 vivono nel nucleo di Rutesheim e 1.250 nel distretto di Perouse. Rutesheim si è sviluppata in una comunita’ moderna, disponendo di infrastrutture non solo per la propria popolazione, ma anche per le citta’ limitrofe. Oltre a numerosi negozi ed attivita’ per il tempo libero tra cui due palazzetti dello sport, palestre e un ampio centro sportivo e ricreativo, Rutesheim dispone di una scuola primaria, secondaria media, superiore, dieci asili e 3 asili nido. Tra i punti turistici si trovano la chiesa evangelica di San Giovanni ed il rinnovato centro di Rutesheim, mentre a Perouse la chiesa valdese ed il monumento con la scheda informativa di Henri Arnaud e gli edifici storici ristrutturati del 2001 “il vecchio municipio e il granaio della decima di Perouse” („Altes Rathaus und Zehntscheuer Perouse").
A Rutesheim si celebra nel mese di Giugno la festa del paese, mentre a Perouse la festa del paese si svolge a Luglio e all’inizio di Ottobre la tradizionale“sauerkraut” sagra.
Dal 18.10.2008 ci lega a Rutesheim un’amicizia ufficiale con molti contatti amichevoli e incontri. Seguendo l’obiettivo del Trattato di Amicizia per intensificare i contatti e le relazioni in tutti i settori, in particolare per promuovere attivita’ culturali, sportive e sociali e favorire l’ interscambio culturale di entrambi i paesi, il sindaco Andrea Garavello ed il sindaco Dieter Hofmann hanno firmato la partnership ufficiale (gemellaggio) con Rutesheim il 21.10.2017. La controfirma è stata apposta a Perosa Argentina dal sindaco Andrea Garavello e dal sindaco Susanne Widmaier il 28.04.2018.
Il legame storico tra Perosa Argentina e Rutesheim è legato a quella della popolazione valdese della val Chisone, Germanasca e Pellice , costretta ad emigrare a seguito della revoca dell’editto di Nantes da parte di Luigi XIV nel 1685 che garantiva una sorta di tolleranza religiosa nei confronti dei protestanti. Ricominciò cosi un periodo di persecuzione della popolazione valdese costretta ad una forte emigrazione. E’ nel 1698 che il Duca Vittorio Amedeo di Savoia rende esecutivo l’ordine di espulsione che porta diverse famiglie valdesi a giungere nella regione del Württemberg passando per la Svizzera. I valdesi non erano ugonotti istruiti ma semplici contadini di montagna, disperati per le privazioni e le persecuzioni, che parlavano anche una lingua diversa.
Come risultato della Guerra dei Trent'anni, tuttavia, c'erano aree più grandi, alcune delle quali appartenevano alla tenuta ducale, sterile. Il duca Eberhard Ludwig di Württemberg lasciò nel 1699 parte di questi possedimenti alle famiglie valdesi fuggite. Il 13 giugno 1699, 71 famiglie (242 persone) arrivarono a Heimsheim. Dobbiamo la prima lista esatta di nomi per la distribuzione delle donazioni olandesi. Degli originari cognomi sono sopravvissuti fino ad oggi a Perouse: Baret, Mouris, Simondet e Vinçon. Altre famiglie con nomi valdesi, come Baral, Charrier, Gayde, Jaimet, Roux e Servay, in seguito si trasferirono. Presto i valdesi costruirono sul margine orientale del Markheim Heimsheim sulla strada Rutesheim - Friolzheim, l'antica strada romana da Cannstatt a Pforzheim, caserma e pozzi scavati. In memoria della loro città natale Perosa, nella bassa valle del Chisone, chiamarono il loro nuovo luogo Perouse.